Indicatori per opzioni binarie

Lente d’ingrandimento sugli indicatori opzioni binarie, strumenti di utilità indiscussa nel campo del trading online, ideali per coloro che anziché scegliere l’azzardo preferiscono investire con criterio, sfruttando tutti i benefici che ha portato la scienza moderna in questo settore. Conoscendo in modo dettagliato le teorie sugli indicatori e applicandoli al meglio nei mercati trattati dai broker di opzioni binarie, è così possibile guadagnare con un alto grado di probabilità. Quello che vedremo ora è un approfondimento con gli strumenti più diffusi e alcuni consigli per un impiego ideale.

Consigli per l’utilizzo degli indicatori opzioni binarie

Sebbene sia necessario, a nostro avviso, fare uso di indicatori per investire nelle opzioni binarie, il consiglio principale che vi diamo è quello di non prendere in considerazione soltanto questi strumenti, ma di unirli ad informazioni provenienti dalle reali aspettative sul mercato che state trattando. Gli indicatori, servono infatti a prevedere i valori che assumerà in futuro un determinato asset in base a quanto verificatosi nell’ultimo periodo, ma essi non possono certo prevedere rialzi e ribassi frutto del caso o di avvenimenti economici. Mentre la componente d’errore imprevedibile è soltanto minimizzabile, i fatti che possono influenzare i mercati si possono conoscere tramite il calendario economico, altra componente decisiva da unire agli indicatori.

Bande di Bollinger

Entriamo ora nel dettaglio con gli indicatori di opzioni binarie più noti in assoluto, partendo con le Bande di Bollinger, strumento utile per scegliere il mercato obiettivo dei nostri investimenti facendo uso di un fattore importante come la volatilità. La struttura del grafico, in questo caso specifico, vede la presenza di tre curve (chiamate bande) in continuo movimento in base agli sviluppi del valore considerato: in particolare, quando le tre bande sono vicine tra loro significa che in quell’istante la volatilità è bassa, mentre al contrario la lontananza tra le curve è sinonimo di un periodo di elevata volatilità, ovvero il momento giusto per investire in quell’asset con grandi margini di guadagno.

Indicatore ATR

Il grafico a candela generato da un indicatore ATR è un altro dei principali suggerimenti utilizzati dagli investitori nelle opzioni binarie. Acronimo di Average True Range, raccoglie altre informazioni molto utili per scovare i momenti di alta volatilità nel mercato. Il funzionamento consiste nella stima di tre True Range, ossia valori che racchiudono altrettante informazioni per la determinazione dell’Average True Range, derivante dalla media dei tre indici. L’ATR rappresenta il range in cui si prevede che varierà il prezzo dell’asset entro un certo periodo: di conseguenza, viene sfruttato dagli utenti per ricavare informazioni sulla volatilità, dal momento che un ampio intervallo corrisponde ad aspettative su notevoli movimenti di prezzo e cambi di trend.

Media mobile

Uno dei più classici indicatori di opzioni binarie è la media mobile, forse uno dei più banali in assoluto (almeno per intuirne i segnali), ma altamente efficace secondo i più esperti del trading online. Applicate agli investimenti, le medie mobili trasformano la curva regolare del prezzo in un’altra dove vengono attenuati gli effetti dei picchi positivi e negativi (specie se dovuti al caso), con l’obiettivo di indicare con cura qual è il vero e proprio trend di fondo. I momenti in cui l’utente sceglie di effettuare un ordine sono gli incroci della curva del prezzo con quella della media mobile: quando la prima supera la seconda dal basso verso l’alto si scelgono opzioni binarie put, in caso contrario sono consigliate opzioni call.

Oscillatore MACD

Quando si parla di indicatori e di opzioni binarie, impossibile non incorrere nelle quattro lettere del MACD, il Moving Average Convergence/Divergence. Lo citiamo subito dopo la media mobile proprio perché si tratta di un sistema che racchiude al suo interno quanto visto in precedenza, dal momento che il segnale MACD viene generato proprio dalla differenza di due medie mobili, una più veloce e un’altra lenta, a 12 e 26 periodi. Alla fine di tutto, il risultato interpretabile dagli utenti è all’incrocio tra la curva MACD e la Signal Line, un’altra curva che equivale alla media mobile esponenziale del MACD: quando la prima supera la seconda verso l’alto si avrà un segnale di acquisto, mentre in caso contrario si procederà con la vendita.